Immagina
di trovarti all’improvviso in un mondo simile al nostro, ma completamente
diverso. Un mondo dove sono confinati tutti i malvagi vissuti sulla Terra
dall’inizio dei tempi. Un mondo dove tu sei l’unico «vivo». Quel mondo è
l’Inferno e tu hai un solo obiettivo: tornare a casa. Lo
chiamano Oltre. Alcuni sono appena arrivati in quel mondo così simile al nostro
eppure così diverso. Altri invece sono lì da secoli e sono ormai indifferenti
alla perenne coltre di nubi che nasconde il sole e all’atmosfera cupa che li
circonda. Ma ognuno di loro condivide lo stesso destino: dopo essere morti,
sono stati condannati per l’eternità. Sia che abbiano scritto a caratteri di
fuoco il loro nome nel grande libro della Storia – tiranni sanguinari, sovrani
spietati, criminali di guerra – sia che nel corso della loro oscura esistenza
si siano macchiati di colpe incancellabili, adesso sono tutti relegati in quel
luogo maledetto. Tutti, tranne John Camp. Lui è «vivo», ed è lì per sua scelta.
Perché ha giurato di salvare la donna che ama. Durante un audace esperimento di
fisica delle particelle, la dottoressa Emily Loughty è scomparsa nel nulla e,
quando si è deciso di ripetere il procedimento per capire cosa fosse successo,
John si è posizionato nel punto esatto in cui lei era sparita e… in un attimo è
stato catapultato all’Inferno. E ora deve affrontare un mondo sconosciuto e
ostile per ritrovare Emily e riportarla indietro. Ma il tempo a sua
disposizione è poco, e tutti e due rischiano di rimanere per sempre prigionieri
nella terra dei Dannati…
martedì 30 settembre 2014
Otranto di Roberto Cotroneo (Mondadori)
Una restauratrice
olandese arriva a Otranto, la città più orientale d'Italia, per lavorare al
grande mosaico del dodicesimo secolo che occupa l'intero pavimento della
cattedrale. A poco a poco scopre di non essere lì per caso, ma di aver seguito
i fili di una storia misteriosa e familiare che parte da lontano percorrendo
attraverso i secoli strade impreviste e suggestive. Nelle pagine di questo
intenso romanzo Roberto Cotroneo ha lavorato con le tessere delle storie private
e delle leggende, dei prodigi e delle dicerie, dei sogni e delle premonizioni,
creando un mosaico nel quale il sapiente disegno si fa evidente soltanto alla
fine. Un disegno che "si immerge di continuo nel mare profondo dei
pensieri divini", del caso e della verità, del destino e del sacro.
La luna dei borboni di Vittorio Bodini (Besa editrice)
La luna dei Borboni
(1952) è il primo libro poetico di Vittorio Bodini, per la prima volta
integralmente ripubblicato e commentato nella presente edizione. Ed è un fatto
nuovo nella poesia del secondo dopoguerra, per il quale egli va oltre una sua
pur generativa esperienza ermetica e un diffuso neorealismo, tendenzialmente
convenzionali e storicamente inerti. Il Sud è la realtà primaria e inedita di
questo libro, la riscoperta di un tempo fuori del tempo: preistoria immanente
nella storia e autobiografia mai rassegnata alle proprie origini. Qui sono in
gran parte prefigurate le altre sue maggiori prove poetiche.
lunedì 29 settembre 2014
Sud come Europa. Carteggio (1954-1960) Vittorio Bodini – Leonardo Sciascia a cura di Fabio Moliterni (Besa editrice)
I percorsi
intellettuali di Vittorio Bodini e Leonardo Sciascia occupano un posto di primo
piano nella storia della cultura (non solo meridionale) del Novecento. Quello
che emerge dal loro carteggio è l’affascinante profilo di due scrittori curiosi
e poliglotti, poeti e narratori di talento e dalle letture sterminate, con una
tensione mai dismessa verso la mappatura di esperienze poetiche e letterarie
che dalla provincia del Sud approdano in Europa e arrivano fino al mondo
arabo-ispanico. Forse le pagine più rivelatrici dell’epistolario sono proprio
quelle incentrate sulla attività di traduzione e promozione editoriale; in
particolare sui progetti portati a compimento e su altri mai realizzati, come
un’antologia della poesia spagnola contemporanea o una collana dedicata alle
scritture antiche e moderne del Mediterraneo. Intanto Sciascia e Bodini
perfezionavano o completavano il rispettivo apprendistato letterario con la
pubblicazione di opere fondamentali quali Le parrocchie di Regalpetra (1956),
Dopo la luna (1956) e la traduzione del Chisciotte di Cervantes (1957).
Il canzoniere della morte di Salvatore Toma (Einaudi)
Apre il volume la
raccolta Canzoniere della morte, la piú lirico-drammatica, dove il tema della
morte, che accompagna il poeta per l'intera vita, e si insinua sottilmente in
tutte le sue «selvagge e surreali fantasie», diventa qualcosa di squisitamente
interiore: la voce piú profonda dell'io. Segue Bestiario salentino del XX
secolo nei cui versi Toma oppone al vivere quotidiano una nuova naturalezza
recuperata nel contatto con gli animali del bosco: dagli uccelli, ai felini, ai
cani, animali questi ultimi di cui il poeta amava circondarsi e che dalla
realtà spesso entravano nel suo stato di sogno. A un surreale onirico è
dedicata anche la terza sezione, significativamente intitolata I sogni della
sera: qui il sogno e l'immaginario, complice a volte l'alcol, si sostituiscono
alla realtà sino a trasformarla in favola personale. "L'incomparabile
familiarità con la morte di questo artista suicida, -dice Maria Corti
nell'introduzione al volume, -il senso di un'assidua presenza misteriosa ci
fanno sentire con forza e con sorpresa l'originalità di questa poesia nel contesto
tradizionale e in quello dei nostri giorni. Inoltre siamo di fronte a una
poesia sconosciuta, che si vuole finalmente rendere nota ai lettori".
domenica 28 settembre 2014
Barocco del Sud di Vittorio Bodini (Besa editrice)
Il volume, che inaugura una
collana dedicata interamente all’opera di Vittorio Bodini, comprende racconti e
prose composti nell’arco di un quindicennio, dal 1948 al 1963. La maggior parte
di essi però risale agli anni 1950-52, allorché lo scrittore, ritornato a Lecce
dopo la fondamentale esperienza in Spagna, mette la propria terra al centro dei
suoi interessi, “riscoprendola” attraverso uno scavo nella storia e nell’arte,
nel costume e nelle tradizioni, con un notevole impegno letterario e civile. Da
questi scritti scaturisce un’immagine non convenzionale del Sud che, pur nella
sua concretezza, diventa a volte metafora di una più generale condizione umana,
proprio come nella principale raccolta di Bodini, La luna dei Borboni.
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