Una singolare
coincidenza temporale lega tre eventi molto lontani: l’instaurazione del
protettorato di Sant’Oronzo sulla Terra d’Otranto, la cacciata di Baruch
Spinoza dalla comunità ebraica di Amsterdam e la creazione de Las Meninas di
Velásquez. Il filo che lega questi eventi si aggroviglierà in un nodo di
pensieri che fonderà la grande stagione della fioritura barocca di Lecce,
quella seconda metà del Seicento che rappresenterà per la città salentina el
Siglo de Oro.
Al centro della trama
l’Oratorio della Peste, un luogo segreto, nascosto nel cuore della città, tra i
lussureggianti giardini dei palazzi aristocratici, al riparo da occhi
indiscreti, dove nobili, borghesi, religiosi, artisti e avventurieri congiurano
per sottrarre la città a ogni ingerenza esterna, per difenderne l’alterità, per
costruire quella separatezza di Lecce che, ancora oggi, è parte integrante della
sua inafferrabile identità. La vicenda si snoda tra Lecce e quegli antipodi
europei del Salento che sono la Vestfalia e le Province Unite, tra Lecce,
Munster, Amsterdam, Leida, Delft, dove una nuova Europa sta nascendo sull’onda
dei traffici con le Indie, dove il cardinale Fabio Chigi, vescovo di Nardò, sta
trattando, come Nunzio Apostolico, la pace che metterà fine alla Guerra dei
Trent’anni. Nell’Oratorio della Peste il barocco salentino diverrà quindi
l’esito di una delle tante agudezas che segnano il secolo più fiammeggiante
della storia.
Raffaele Gorgoni,
giornalista, è inviato speciale della Rai. Ha realizzato reportage nell’Europa
Sud Orientale e in Medio Oriente. Ha pubblicato saggi e reportage su diverse
riviste e collabora a «Il Corriere del Mezzogiorno». Il suo primo romanzo, Lo
Scriba di Càsole (Besa, 2004), ha avuto un grandissimo successo di pubblico e
critica.
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