Per tre giorni a Lucca, patria di Benedetti e Pannunzio, i maggiori giornalisti italiani e studiosi internazionali per discutere di Letteratura e Giornalismo
Successe a Lucca.
Succede a Lucca…
Poco più di 80 anni
fa, un gruppo di giovani scrittori -
Arrigo Benedetti, Romeo Giovannini, Guglielmo Petroni - si ritrova al Caffè Di
Simo, in via Fillungo, insieme con gli artisti Giuseppe Ardinghi, Domenico
Lazzareschi e Gaetano Scapecchi. A questi si uniscono nell’estate altri amici,
lucchesi di nascita, come Mario Pannunzio e Sandro Volta. Pensano alla
letteratura e all’arte come amicizia, e insieme cominciano a interessarsi al
giornalismo e a collaborare ai giornali e alle maggiori riviste italiane
dell’epoca: «Il Selvaggio», «L’Italia Letteraria» e altre. Insieme si
interrogano non solo sulla necessità del rapporto fra letteratura e giornalismo
in quanto generi letterari, ma anche sul senso e sui compiti della cultura e
del giornalismo stesso, sui suoi significati e i suoi valori. Quando Benedetti
e Giovannini si trasferiscono a Roma, ritrovando ancora più di frequente
Pannunzio, si presenta la possibilità di mettere in pratica quanto pensano e
discutono, grazie alla conoscenza di Leo Longanesi alla fine degli anni
Trenta.
La nascita del giornalismo libero e
indipendente dell’Italia repubblicana si deve in larga parte ai lucchesi
Pannunzio e Benedetti, redattori di «Omnibus», quindi fondatori di «Oggi»,
successivamente del «Mondo», al quale collaborerà il fior fiore dei giornalisti
e degli scrittori italiani del secondo Novecento. Romeo Giovannini rimarrà il
fedele scudiero di Benedetti, che fonderà poi «L’Espresso» e dirigerà altri
giornali italiani, lasciandovi sempre una salda e riconoscibile impronta.
La Fondazione Dino Terra, con sede a
Villa Bottini e intitolata appunto a Dino Terra (pseudonimo di Armando
Simonetti, 1903-1995) di origine
lucchese - un altro scrittore notevole e giornalista per
«Il Tevere», «Avanti», e tante altre testate nazionali e internazionali –, ha reputato perciò che solo Lucca potesse
essere il punto di ideale ritorno e partenza per un appuntamento dedicato ad
approfondire i rapporti fra giornalismo e letteratura: da ciò il (primo) I Seminario Internazionale di Studi sul
tema. Insomma, proprio a Lucca e da
Lucca si doveva ricominciare: 1) per contribuire ad ampliare il campo degli
studi su letteratura e giornalismo, di cui in Italia si hanno cultori ferrati,
ma pochi rispetto a quanto accade nel resto d’Europa e del mondo; 2) per
ripensare al modo tanto felice, in cui quei giovani di allora fecero dialogare
cultura, letteratura e giornalismo; 3) per trasmettere alle generazioni più giovani
la consapevolezza di quei valori di libertà, indipendenza, etica, sapere,
propri di quei giornalisti lucchesi.
La
Fondazione Dino Terra, attraverso il suo Direttore Scientifico Daniela
Marcheschi, è stata invitata nel 2014 a partecipare a un seminario sul
giornalismo, tenutosi presso la Università Silva Henriquez di Santiago del
Cile; è stata inoltre una delle istituzioni internazionali di prestigio ad
essere invitata a partecipare al Comitato d’Onore delle manifestazioni 100 Orpheu, a Lisbona, per la ricorrenza
del Centenario della rivista portoghese «Orpheu», animata da Fernando Pessoa.
Riveste particolare significato il fatto che, a Lisbona, durante le
concomitanti manifestazioni del Centenario 100
Orpheu si daranno ufficialmente ampia notizia e risalto al Seminario
lucchese, alla cui eco forniranno un ulteriore contributo i canali di
diffusione di tutte le altre università e istituzioni in Italia e all’estero
coinvolte nell’iniziativa lucchese.
Enti organizzatori del I Seminario Internazionale su Letteratura
e Giornalismo sono la Fondazione Dino Terra di Lucca, il Centro Studi sulle
Letterature Europee-CISLE di Torino e Milano, ZonaFranca di Lucca e la
Biblioteca Giovannini Magenta di Lomello (Pavia).
I responsabili e i giornalisti delle maggiori pagine
culturali italiane, che interverranno al Seminario, sono Armando Massarenti del
Domenicale del «Sole 24 Ore», Antonio
Troiano della Lettura del «Corriere
della Sera», il lucchese Nanni Delbecchi per «Il Fatto Quotidiano», Alberto
Sinigaglia tra i fondatori di TuttoLibri,
«La Stampa», Alessandro Zaccuri per Agorà
di «Avvenire».
Gli studiosi, i maggiori specialisti del settore, provengono
da importanti Università e Centri di ricerca internazionali: Università di
Genova (Franco Contorbia, curatore dei meridiani Mondadori dedicati al
giornalismo), Università di Madeira e
CLEPUL dell’Università di Lisbona, Portogallo (Luisa Marinho Antunes,
autorevole e brillante critico dell’area lusofona), Università di Napoli (Pina
Paone), Università Silva Henriquez e Università Municipal di Santiago del Cile,
Cile (Jaime Galgani, uno dei maggiori studiosi di giornalismo sudamericano),
Università di Parma (Guido Conti, lo scrittore premio Hemingway e studioso di
Guareschi e Zavattini), Università di Siviglia, Spagna (Fernando Molina
Castillo), Università di Torino (Alberto Sinigaglia), Università dell’Insubria
(Flavio Santi), Centro Studi Arrigo Benedetti di Lucca (Alberto Marchi,
specialista di Benedetti), Centro Studi
Sirio Giannini-CISESG di Seravezza (Alessandro Viti), Centro Studi delle
Letterature Europee-CISLE Torino e Milano (Caterina Arcangelo e Sara
Calderoni). Per la Fondazione Dino Terra intervengono il Presidente Angelo
Genovesi e Daniela Marcheschi. Franca Severini di ZonaFranca presiederà infine
una sessione dei lavori.
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