lunedì 12 settembre 2016

Il cittadino e il Direttore Generale. Una storia di sanità del Prof. Roberto Finzi. Introduzione prof. Claudio Magris (Per Odoya in libreria dal 29 settembre)
























Un accorato pamphlet per denunciare un caso di malasanità bolognese. Una cartina di tornasole per il rapporto cittadino/burocrate. Una prosa imperdibile, capace di incalzare i potenti. Due mattatori della parola al servizio della trasparenza, della giustizia e del rispetto. Dall’autore di Danubio un’introduzione diffusa, calzante ed emozionata. "Il linguaggio di Roberto Finzi è l’opposto del Burocratese;è concreto, chiaro, specifico nei particolari, limpido nella sintassi, esatto nella formulazione dei rilievi". (Claudio Magris)
Mirella Bartolotti è stata la prima donna assessore (nella giunta bolognese del famoso sindaco Dozza) a cui venne affidata la delega ai problemi delle donne. È ahimè venuta a mancare nell’Aprile del 2015. Il prof. Roberto Finzi, (già autore, tra gli altri, di L’onesto porco. Storia di una diffamazione, Bompiani, 2014, sempre in coppia con Magris) marito di Bartolotti e ordinario di storia economica all’Università di Bologna e di Trieste, ha seguito la sua degenza presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, riscontrando delle dannose leggerezze nel trattamento. Per questo ha scritto e inoltrato un dettagliato esposto al direttore della clinica. Non ricevendo risposta, il professore ha iniziato un proprio iter legale in cerca di verità sulle cure ricevute da sua moglie in sede ospedaliera. Recentemente, il Direttore Generale del Sant'Orsola è stato rinviato a giudizio per aver omesso i dettagli sulla morte di un neonato, avvenuta in regime di intramoenia nel 2014. Lo troviamo nel libro, sempre ad omettere, traccheggiare e ritardare le risposte all’accorato professore, ponendolo in una situazione kafkiana. Perché la donna è stata oggetto di un’anestesia totale, benché ottantatreenne a rischio di complicazioni? Perché la paziente ha sviluppato delle piaghe da decubito durante la permanenza in ospedale, le quali sono state curate tardivamente e non correttamente segnalate nel diario clinico? Perché al suo letto, il giorno del ricovero, non sono state applicate sponde protettive, causando una dannosa caduta? Perché la donna è stata oggetto di un degradante procedimento di contenzione, senza che la famiglia sia stata preventivamente informata e senza aver effettuato una tempestiva visita psichiatrica? Legittimi interrogativi a cui sarebbe stato sufficiente rispondere con chiarezza e magari con uno «scusi, in questo caso abbiamo sbagliato», ma questo, come moltissimi cittadini che si sono trovati in situazioni simili sanno, in Italia, non è dato. La vicenda è sintomatica del rapporto tra il cittadino e la burocrazia, come ben analizza Claudio Magris nell’impeccabile introduzione. E Finzi si dota di tutte le informazioni per svelare le inesattezze e le leggerezze dell'interlocutore, definendolo in ultima battuta "un asino che si traveste da leone" come quello della favola... Il professore veste ancora una volta i panni del mattatore, affinché quello che ha vissuto sia conosciuto, discusso e risuoni come un lucido e circostanziatissimo j’accuse alla faciloneria di chi detiene un qualche tipo di potere sulle nostre vite.

ROBERTO FINZI (1941) è professore fuori ruolo di Storia economica. Autore di oltre 200 lavori scientifici e di numerose opere didattiche e di alta divulgazione, i suoi scritti sono stati editi, oltre che in Italia, in Argentina, Belgio, Brasile, Cina, Francia, Gran Bretagna, Giappone, Spagna e Stati Uniti. Per Odoya ha pubblicato, nel 2015, Il globo puntiforme. Breve storia delle rivoluzioni nelle comunicazioni. 

CLAUDIO MAGRIS (1939), germanista ed editorialista de Il Corriere della Sera, è uno dei massimi scrittori italiani, animato e pervaso da un senso civile alto e acuto. Tradotto in tutto il mondo e in ogni parte del globo studiato, analizzato e premiato. Il suo ultimo libro è lo straordinario Non luogo a procedere (2015).

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